Glenda McCallister

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  1. miniGLENDA
     
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    Quando Glenda prende il boccino
    il pubblico va in delirio
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    Nome: Glenda Coral Rose
    Cognome: McCallister
    Data di nascita: 23 marzo 2006
    Età: 9 fierissimi anni (e mezzo)
    Classe frequentata: quarta elementare
    Allineamento: non ci capisce niente

    Descrizione fisica: Glenda è per antonomasia una bambina di nove anni, con tutti i pregi e i difetti che quell'età comporta. Minuta, bassina (alta appena 1,30m e con una grinta e determinazione che solo pochi hanno il privilegio di possedere per indole. Magrolina quanto basta senza scadere nel deperito, ha un fiso fondamentalmente atletico e slanciato. I suoi capelli sono medio-lunghi e le arrivano poco oltre le spalle, sono poco folti, lisci con qualche boccolo verso le punte di un delizioso colore tra il rosso e il castano chiaro spesso raccolti in due treccine adorabili. Gli occhi sono azzurri e profondi, mentre il naso è costellato di una serie di lentiggini che se ne vanno solo nel momento in cui prende troppo sole e si scotta la faccia. Come tutti i bambini ha sempre le mani imbrattate di colori, le ginocchia sporche di terra ed erba fresca e le scarpe slacciate. Solitamente si veste sportiva e non ama particolarmente abitini ricercati (e scomodi) dato che è costantemente in movimento: una maglietta, dei pantaloni comodi e un paio di scarpe da ginnastica le vanno benissimo per la vita di tutti i giorni.

    Descrizione caratteriale: a soli 9 anni Glenda è un vero e proprio peperino di bambina: senza peli sulla lingua, arguta fino all'inverosimile, scaltra e furba quel che le basta per garantirsi un buon adattamento ai vari eventi che la vita le propone. Fondamentalmente dolce, è sempre alla ricerca di coccole e grattini da tutti coloro che sa volerle bene; sempre in movimento, esagitata, viene descritta come un terremoto dalla personalità eccentrica ed esplosiva. Ha sempre idee originali e interessi per nulla banali: da grande vorrebbe fare la party planner o la personal shopper, oppure entrare nel mondo della moda e indire una sua personale linea di abbigliamento rivoluzionando le tendenze ed abolendo i tacchi scomodi. Non è certa di poter fare la giocatrice di Quidditch professionista a lungo, non si immagina a sessant'anni su una scopa perché, dice, potrebbe avere problemi alla vista e finire centrata con un bolide in faccia. E' molto brava a scuola, infatti è la prima della classe ma gli insegnanti la descrivono come perennemente annoiata e con la testa tra le nuvole (o per meglio dire, tra gli anelli del campo da quidditch). Glenda è una bambina amichevole e vivace che fa amicizia praticamente con tutti, anche se non va per niente d'accordo con le persone presuntuose e troppo piene di sé.

    Cosa ama: giocare a quidditch è la sua più grande passione e a volte perfino l'unico pensiero che la accompagna giorno e notte; a volte a scuola si ritrova a disegnare boccini perfino sul quaderno di matematica e quando la maestra babbana la scopre, è difficile inventare ogni volta una scusa diversa per giusitificare che cosa sia. Nel ruolo di cercatrice fa parte di una squadra di ragazzini tra i 9 e gli 11 anni che giocano a livello agonistico e si allena con dedizione tre volte a settimana, mentre la domenica spesso è impegnata con una partita anche fuori porta. Figlia d'arte dicono molti, ma per ora pratica questo sport semplicemente perché le piace e si diverte, ma nonostante questo in molti hanno riconosciuto del talento e nemmeno il padre vorrebbe che fosse sprecato. Glenda adora cucinare, infatti il suo programma tv preferito in assoluto è junoir masterchef: sognando un giorno di poter partecipare alle selezioni, per il momento si diletta in cucina preparando biscotti, panini farciti e saporiti secondi piatti che a quanto pare piacciono. Non tutti sono così tranquilli nel vederla armeggiare con fornelli e coltellacci. Come per tutti i bambini, adora disegnare e dipingere ma non ha molto tempo libero e quindi vi si dedica solo raramente. Adora essere sempre attiva e in movimento, per questo preferisce la bella stagione, infatti ha il permesso di andare da sola a giocare al parchetto dietro casa e gli amichetti con cui passare il pomeriggio non le mancano mai.

    Cosa odia: odia chi non le lascia il suo spazio e la sua autonomia: è una bambina responsabile che sa il fatto suo; ha bisogno di essere guidata sì, ma in maniera contenuta e limitata. Ha paura dei cani e non ne vorrebbe mai e poi mai, per niente al mondo uno in casa sua, preferirebbe un gatto ma è fermamente convinta che tutti gli animali puzzino. E' poco paziente, quindi non ama aspettare e vorrebbe tutto e subito, in coda si spazientisce ad aspettare il proprio turno e questo la fa parecchio innervosire. Odia il sapore della carne, che infatti non mangia affatto, ma ama il pesce e se lo papperebbe tutti i giorni, in modo particolare le piace il salmone e poi va pazza per i dolciumi e il cibo spazzatura, soprattutto le patatine nel sacchetto che sgranocchia mentre fa i compiti (la maestra non è molto felice... i suoi quaderni sono pieni di ditate untuose)

    Background: la piccola Glenda nasce un po'sfigata e rimane tale almeno per i primi sei anni della sua vita. Iniziando dal momento del parto, nasce piccola e da un'estrazione abbastanza complessa durante la quale un braccio le si è incastrato e per tirarla fuori ci volle più di mezz'ora e il parere di tre persone. Raro caso, la madre morì di emorragia post-partum e la bambina fu sola entro un paio di giorni dalla nascita; il padre infatti, anche se formalmente la riconobbe e le diede il suo cognome, praticamente pensò di tenersene bene a debita distanza appioppandole tutta la colpa per la morte della consorte. Ignara della cattiveria da cui era circondata, Glenda crebbe con la sorella e soprattutto con la nonna perché la prima dovette continuare Hogwarts (momentaneamente abbandonata per aiutare la famiglia e stare accanto a quella stellina con gli occhi azzurri) per potersi garantire un futuro lavorativo. La piccola quindi passò i primi anni di vita con la nonna ultraottantenne che, per via dell'età e delle precarie condizioni fisiche, faceva quel che poteva che accudire quella creatura sempre piena di energie, per garantirle una esistenza dignitosa anche se le difficoltà erano sempre molte sotto tutti i punti di vista. A cinque anni andò a vivere con la sorella, che nel frattempo aveva dato alla luce una bambina per cui Glenda nutre contemporaneamente sentimenti di amore e odio che non sa spiegarsi chiaramente.
    A otto anni andò a vivere con il padre e vi assicuro che i primi tempi furono davvero un macello. Richiamato ai suoi doveri di padre, acconsentì a prendersi cura della bambina per garantirle un futuro dignitoso. E' ancora poco chiaro se sia stato l'affetto sincero di un padre verso la figlia, oppure l'amore spasmodico che Glenda nutre per il quidditch a farli riavvicinare. Ai posteri l'ardua sentenza ma le maldicenze sono davvero tante. Per ora alla piccola rossa il tutto non interessa più di tanto, anche se ancora non si spiega che colpa abbia lei in tutto questo.

    Edited by miniGLENDA - 5/8/2015, 22:56
     
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    Quando Glenda prende il boccino
    il pubblico va in delirio



    Nome: Glenda Coral Rose
    Cognome: McCallister
    Data di nascita: 23 marzo 2006
    Età: 9 fierissimi anni (e mezzo)
    Classe frequentata: quarta elementare
    Allineamento: non ci capisce niente

    Descrizione fisica: Glenda è per antonomasia una bambina di nove anni, con tutti i pregi e i difetti che quell'età comporta. Minuta, bassina (alta appena 1,30m e con una grinta e determinazione che solo pochi hanno il privilegio di possedere per indole. Magrolina quanto basta senza scadere nel deperito, ha un fiso fondamentalmente atletico e slanciato. I suoi capelli sono medio-lunghi e le arrivano poco oltre le spalle, sono poco folti, lisci con qualche boccolo verso le punte di un delizioso colore tra il rosso e il castano chiaro spesso raccolti in due treccine adorabili. Gli occhi sono azzurri e profondi, mentre il naso è costellato di una serie di lentiggini che se ne vanno solo nel momento in cui prende troppo sole e si scotta la faccia. Come tutti i bambini ha sempre le mani imbrattate di colori, le ginocchia sporche di terra ed erba fresca e le scarpe slacciate. Solitamente si veste sportiva e non ama particolarmente abitini ricercati (e scomodi) dato che è costantemente in movimento: una maglietta, dei pantaloni comodi e un paio di scarpe da ginnastica le vanno benissimo per la vita di tutti i giorni.

    Descrizione caratteriale: a soli 9 anni Glenda è un vero e proprio peperino di bambina: senza peli sulla lingua, arguta fino all'inverosimile, scaltra e furba quel che le basta per garantirsi un buon adattamento ai vari eventi che la vita le propone. Fondamentalmente dolce, è sempre alla ricerca di coccole e grattini da tutti coloro che sa volerle bene; sempre in movimento, esagitata, viene descritta come un terremoto dalla personalità eccentrica ed esplosiva. Ha sempre idee originali e interessi per nulla banali: da grande vorrebbe fare la party planner o la personal shopper, oppure entrare nel mondo della moda e indire una sua personale linea di abbigliamento rivoluzionando le tendenze ed abolendo i tacchi scomodi. Non è certa di poter fare la giocatrice di Quidditch professionista a lungo, non si immagina a sessant'anni su una scopa perché, dice, potrebbe avere problemi alla vista e finire centrata con un bolide in faccia. E' molto brava a scuola, infatti è la prima della classe ma gli insegnanti la descrivono come perennemente annoiata e con la testa tra le nuvole (o per meglio dire, tra gli anelli del campo da quidditch). Glenda è una bambina amichevole e vivace che fa amicizia praticamente con tutti, anche se non va per niente d'accordo con le persone presuntuose e troppo piene di sé.

    Cosa ama: giocare a quidditch è la sua più grande passione e a volte perfino l'unico pensiero che la accompagna giorno e notte; a volte a scuola si ritrova a disegnare boccini perfino sul quaderno di matematica e quando la maestra babbana la scopre, è difficile inventare ogni volta una scusa diversa per giusitificare che cosa sia. Nel ruolo di cercatrice fa parte di una squadra di ragazzini tra i 9 e gli 11 anni che giocano a livello agonistico e si allena con dedizione tre volte a settimana, mentre la domenica spesso è impegnata con una partita anche fuori porta. Figlia d'arte dicono molti, ma per ora pratica questo sport semplicemente perché le piace e si diverte, ma nonostante questo in molti hanno riconosciuto del talento e nemmeno il padre vorrebbe che fosse sprecato. Glenda adora cucinare, infatti il suo programma tv preferito in assoluto è junoir masterchef: sognando un giorno di poter partecipare alle selezioni, per il momento si diletta in cucina preparando biscotti, panini farciti e saporiti secondi piatti che a quanto pare piacciono. Non tutti sono così tranquilli nel vederla armeggiare con fornelli e coltellacci. Come per tutti i bambini, adora disegnare e dipingere ma non ha molto tempo libero e quindi vi si dedica solo raramente. Adora essere sempre attiva e in movimento, per questo preferisce la bella stagione, infatti ha il permesso di andare da sola a giocare al parchetto dietro casa e gli amichetti con cui passare il pomeriggio non le mancano mai.

    Cosa odia: odia chi non le lascia il suo spazio e la sua autonomia: è una bambina responsabile che sa il fatto suo; ha bisogno di essere guidata sì, ma in maniera contenuta e limitata. Ha paura dei cani e non ne vorrebbe mai e poi mai, per niente al mondo uno in casa sua, preferirebbe un gatto ma è fermamente convinta che tutti gli animali puzzino. E' poco paziente, quindi non ama aspettare e vorrebbe tutto e subito, in coda si spazientisce ad aspettare il proprio turno e questo la fa parecchio innervosire. Odia il sapore della carne, che infatti non mangia affatto, ma ama il pesce e se lo papperebbe tutti i giorni, in modo particolare le piace il salmone e poi va pazza per i dolciumi e il cibo spazzatura, soprattutto le patatine nel sacchetto che sgranocchia mentre fa i compiti (la maestra non è molto felice... i suoi quaderni sono pieni di ditate untuose)

    Background: la piccola Glenda nasce un po'sfigata e rimane tale almeno per i primi sei anni della sua vita. Iniziando dal momento del parto, nasce piccola e da un'estrazione abbastanza complessa durante la quale un braccio le si è incastrato e per tirarla fuori ci volle più di mezz'ora e il parere di tre persone. Raro caso, la madre morì di emorragia post-partum e la bambina fu sola entro un paio di giorni dalla nascita; il padre infatti, anche se formalmente la riconobbe e le diede il suo cognome, praticamente pensò di tenersene bene a debita distanza appioppandole tutta la colpa per la morte della consorte. Ignara della cattiveria da cui era circondata, Glenda crebbe con la sorella e soprattutto con la nonna perché la prima dovette continuare Hogwarts (momentaneamente abbandonata per aiutare la famiglia e stare accanto a quella stellina con gli occhi azzurri) per potersi garantire un futuro lavorativo. La piccola quindi passò i primi anni di vita con la nonna ultraottantenne che, per via dell'età e delle precarie condizioni fisiche, faceva quel che poteva che accudire quella creatura sempre piena di energie, per garantirle una esistenza dignitosa anche se le difficoltà erano sempre molte sotto tutti i punti di vista. A cinque anni andò a vivere con la sorella, che nel frattempo aveva dato alla luce una bambina per cui Glenda nutre contemporaneamente sentimenti di amore e odio che non sa spiegarsi chiaramente.
    A otto anni andò a vivere con il padre e vi assicuro che i primi tempi furono davvero un macello. Richiamato ai suoi doveri di padre, acconsentì a prendersi cura della bambina per garantirle un futuro dignitoso. E' ancora poco chiaro se sia stato l'affetto sincero di un padre verso la figlia, oppure l'amore spasmodico che Glenda nutre per il quidditch a farli riavvicinare. Ai posteri l'ardua sentenza ma le maldicenze sono davvero tante. Per ora alla piccola rossa il tutto non interessa più di tanto, anche se ancora non si spiega che colpa abbia lei in tutto questo.
     
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